Premio “MONTALE FUORI DI CASA” a Carlo Ventura

Il 15 novembre ore 17 nell‘aula Prodi dell’Università di Bologna, Carlo riceverà Il Premio “Montale fuori di Casa” per la sezione “In Limine”.

Il Premio Nazionale Montale Fuori di Casa” è nato 26 anni fa con il fine di ricordare il Premio Nobel per la Letteratura, giornalista del “Corriere della Sera”, Saggista e Critico Letterario e Musicale, Eugenio Montale. La sezione “In limine” prende infatti il suo titolo di una nota poesia di Montale, ed è stato adottato per questa sezione del Premio proprio perchè rende bene il senso dell’esile ” soglia” che talvolta separa gli studi scientifici da quelli Umanistici.

Gli studi di Carlo Ventura mirano ad esplorare la Biologia Cellulare attraverso gli occhi della Fisica, usando campi magnetici, vibrazioni, nanomeccanica, suoni e luce per sviluppare una Medicina Rigenerativa che si basi sul potere diffusivo di queste energie fisiche al fine di realizzare una “riprogrammazione” in situ delle cellule staminali tessuto-residenti. Questa strategia che utilizza le vibrazioni sonore, ( ecco dunque la Musica, che tanto fu amata da Eugenio Montale!, lui stesso baritono) sta attualmente aprendo la strada ad una Medicina Rigenerativa e di Precisione eseguita senza il bisogno di trapianto di cellule e tessuti, basata sull’aumento del nostro intrinseco potenziale di autoguarigione.
Per l’occasione lo scrittore e poeta Arnoldo Mosca Mondadori, Presidente della “Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti” di Milano presente con fini umanitari anche in altre parti del mondo, porterà con sé uno dei violini da lui stesso fatti realizzare nel carcere di Opera da alcuni detenuti ,sotto la guida di Maestri Liutai, con il legno dei barconi su cui gli immigrati hanno viaggiato verso Lampedusa.
Il violino sarà suonato dalla violinista Sofia Manvati.

Durante il concerto, Sofia Manvati, il suo violino e il pubblico verranno ripresi con una telecamera iperspettrale capace di cogliere sotto forma di oscillazioni della radiazione luminosa quanto l’occhio umano non è in grado di vedere: le più fini vibrazioni emesse non soltanto dal violino, ma dal corpo della stessa violinista e dal pubblico presente. In questo modo, accanto ai moventi di per sé visibili dell’Artista e degli Spettatori, renderemo manifesta la “scrittura” fino ad un attimo prima invisibile dei loro corpi, e dello strumento musicale. Daniele Gullà, esperto di hyperspectral Imaging e Carlo Ventura guideranno gli Spettatori che si trasformeranno entrambi in Esploratori di una unica scena, un campo di forze e di significati unificati”.